FORMAZIONE AZIENDALE

Grazie all’intelligenza artificiale, che ormai processa ogni aspetto della nostra vita quotidiana, la realtà virtuale è diventata il nuovo habitat di ognuno di noi.

E in questo nuovo habitat, da un lato, l’uomo deve continuare a dominare la macchina, e dall’altro, le aziende devono garantirsi la sicurezza delle operazioni là dove le macchine dialogano tra di loro (cyber security).

Per sfruttare al meglio le trasformazioni epocali imposte dal digitale, le competenze tecniche, tuttavia, non bastano più. Oggi servono soprattutto le cosiddette competenze sociali, che riguardano la capacità di relazione e determinano le nuove leadership.

Poiché sono le persone a “fare” le organizzazioni la mission di Indicativo Presente è proprio la massima valorizzazione dello human factor, attraverso la crescita personale e la comunicazione efficace.

Le abilità e le competenze cognitive delle persone, insieme alle capacità di relazione e al pensiero strategico, alla creatività e all’intelligenza emotiva, sono oggi di fondamentale importanza nella risoluzione dei problemi complessi generati da questa epoca di passaggio.

La sfida delle aziende, oggi, sta quindi tutta nella nuova formazione della classe dirigente chiamata ad essere competente, all’avanguardia e auto consapevole, in una parola: responsabile.

AGENDO DIRETTAMENTE SUL POTENZIAMENTO DELLA LEADERSHIP, AGEVOLIAMO L’EVOLUZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI, SOLLECITATE DALLE SFIDE ADATTIVE DELL’IMMANENTE SPAZIO CIBERNETICO

GLI OBIETTIVI DEL PROCESSO FORMATIVO SONO:

  1. IL MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE INDIVIDUALI E DI GRUPPO
  2. LA DEFINIZIONE E IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
  3. LA CYBER SECURITY
  4. LA CRESCITA AZIENDALE

* * *

[NOTA DI GIAMMATTEO RONA]

C’è una sicurezza che viene prima della sicurezza sul lavoro, ed è quella che io chiamo sicurezza nel lavoro.

Continuare ad affermare con enfasi che il lavoro sia un valore, costituisce ormai una enunciazione di principio, che per quanto nobile, non rispecchia più la realtà. Da sempre il lavoro è, prima di tutto, una necessità, sia per chi si deve guadagnare da vivere, sia per chi vuole migliorare il proprio benessere.

Se allora è vero che non possiamo permetterci di non andare a lavorare, è altrettanto vero che al lavoro dedichiamo la maggior parte della nostra vita. Dobbiamo perciò fare in modo che quella parte sia anche la più appagante.

È una questione ecologica, del resto: se sto bene al lavoro trasferisco benessere anche fuori dal lavoro. Diversamente, il malessere finisce col travolgere tutto come un domino, dagli affetti agli svaghi.

Per questo ho pensato ad un progetto che nasce dall’esigenza di portare nelle aziende una nuova cultura, quella della crescita personale, perché le persone oggi non ci stanno più ad essere solo delle pedine al servizio dell’economia, e pretendono che l’azienda sia davvero un luogo di partecipazione di aspirazioni e di talenti. Senza perdere di vista che l’azienda, in un mercato sempre più competitivo e giuridicamente complesso,  è chiamata a garantire performance sempre più elevate.

Ecco perché occorre operare in un ambiente, non solo sicuro, ma anche di responsabilità sociale, perché l’epoca in cui l’uomo era una risorsa che ci si poteva permettere di sprecare fintanto che il denaro si produceva da sé, è ormai tramontata.

Gli strumenti messi a disposizione dell’imprenditore con questo progetto di formazione sono la PNL e il business coaching.

Per la miglior efficacia della formazione aziendale, operiamo anche in partnership con chi si occupa di sicurezza sul lavoro.

Perché una partnership tra chi si occupa di crescita personale e chi si occupa di sicurezza sul lavoro?

Per legge oggi il datore di lavoro oggi è obbligato a valutare anche il rischio stress lavoro correlato, perché la normativa cogente ha dovuto adeguarsi ai tempi, e purtroppo oggi è innegabile che lo stress sia diventato il grande protagonista di questa fase di epocali trasformazioni economiche e sociali che disorienta un po’ tutti.

Le aziende quindi devono ricorrere a corsi di formazione anche sul tema stress lavoro correlato.

C’è un problema, però.

Se è possibile obbligare un lavoratore ad utilizzare i D.P.I. per proteggersi, anche contro voglia, non sarà mai possibile obbligare un lavoratore a non essere stressato solo perché gli si è fornito un corso di formazione…

Diventa allora necessario, che il lavoratore non lo sia davvero stressato, perché i costi dello stress per le aziende, oltre che per lo Stato, stanno raggiungendo livelli di soglia preoccupanti.

Siccome non dobbiamo perdere di vista il fatto che l’azienda ha bisogno di efficienza per aumentare il profitto, ecco perché ho pensato ad un corso di formazione che garantisca la sicurezza nel lavoro, perché oggi non basta un posto di lavoro che non procuri un danno, ma serve un posto di lavoro che renda sicuri di sè.

1 giugno 2020

[INDICATIVO PRESENTE]
[ESSERE, COMUNICARE]
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